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Titolo: Il coso
Autrice: Alexiel Mihawk |
alexiel_hamona
Fandom: Haikyuu!
Personaggi: Iwaizumi Hajime/Oikawa Tooru
Parole: 540
Generi: slice of life, generale, commedia
Warning: future!fic, slash
Prompt: Haikyuu!!, Iwaizumi/Oikawa, sono entrambi dei venditori porta a porta, ma ovviamente è Oikawa a vedere di più e ad essere amato dalle signore.
Rating: SAFE | sfw
Note: scritta per la notte bianca BIS di
maridichallenge con un prompt di
kuma_cla con cui è tutot il giorno che deliro su questa coppia. NCLPF. Addio, spero siano IC e piacevoli.
«Non capisco cosa tu stia cercando di vendermi» era la frase che Iwaizumi si sentiva ripetere più spesso da quando aveva accettato quel lavoro di venditore porta a porta.
In realtà era profondamente consapevole dei suoi limiti, sapeva bene di non possedere il dono dell’eloquenza, né di essere dotato di un sorriso smagliante o di due occhi magnetici, ma, insomma, quanto mai poteva essere difficile vendere quel dannato coso?
Certo se si fosse ricordato effettivamente cosa stava cercando di piazzare nelle case delle giovani donne giapponesi forse sarebbe stato più semplice.
«Signora, deve comprare ‘sta roba, le assicuro che non può farne a meno».
«Mi fa piacere ragazzo, ma di cosa si tratta?»
«Un oggetto indispensabile!»
«Sì, ma cos’è?»
«Sto coso, non vede?»
«Ok, ma non capisco cosa tu stia cercando di vendermi».
«Senta, lo compri e basta che ci devo campare!»
Il suo capo lo fissava sempre con la stessa aria di disapprovazione mista a rassegnazione che si riserva agli elementi peggiori e, oltre al danno la beffa, lo piantava in asso per andare a congratularsi con il suo miglior venditore, quell’imbecille di Shittykawa.
«Non capisco come fai, diciamo le stesse cose».
«Solo che io ho una faccia carina, Iwa-chan!» rispondeva Oikawa ogni volta, per poi massaggiarsi il punto in cui l’amico l’aveva bonariamente colpito.
«Solo che tu sorridi e inizi a provarci, ecco cosa succede!»
«Oh, come sei rude!»
Questo non cambiava i fatti ed effettivamente Tooru rimaneva davvero bravo nel suo lavoro, convincendo giovani donne a comprare l’ultimo modello di bollitore o quel fantastico tritarifiuti che dovevano ad ogni costo tenere nella loro cucina. Aveva una voce suadente e modi gentili e quando sorrideva sembrava davvero di avere di fronte un raggio di sole.
Aveva poi questa irritante tendenza ha insinuare il seme del dubbio nelle sue clienti.
«Ho sentito che la sua vicina ne ha già due, li usa quando vengono gli ospiti, non vorrà mica essere da meno?»
Iwaizumi lo osservava lavorare ammirato e vagamente geloso, studiava il linguaggio del corpo e cercava di imitarlo, sebbene con scarsissimi risultati.
«Dovresti essere felice» gli ripeteva sempre Oikawa «Che almeno ti abbiano messo in coppia con me, anzi, quasi onorato, Iwa-chan!»
La verità, nascosta dietro un roteare di occhi verso il cielo e un tentato omicidio dietro l’altro, era che Hajime era davvero contento di lavorare con lui; Oikawa era sempre stato il suo migliore amico e anche ora che la scuola era finita, gli faceva piacere trascorrere il suo tempo con lui, e non soltanto durante gli allenamenti.
Tooru dal canto suo gongolava senza ritegno, prendendo in giro Iwa-chan senza il minimo segno di paura e accettando di buon grado ogni cazzotto che riceveva in cambio, in fondo, lo sapeva bene, quello era solo il modo contorto di Hajime di dimostrare affetto.
«Sei proprio stronzo, Shittykawa, almeno potresti darmela una mano».
«Certo che no, Iwa-chan! Poi come farei a divertirmi? Ouch- Scherzavo, scherzavo» era solito ripetere la sera, quando si avviavano verso casa «Lo sai no? La verità è che poi sarei troppo geloso».
E Iwaizumi, intenerito, sorrideva sempre, infilandosi la mano in tasca e, nei giorni in cui era particolarmente di buon umore, afferrando quella di Oikawa.
Dopotutto, sì, quello stupido lavoro non gli dispiaceva.
Autrice: Alexiel Mihawk |
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Personaggi: Iwaizumi Hajime/Oikawa Tooru
Parole: 540
Generi: slice of life, generale, commedia
Warning: future!fic, slash
Prompt: Haikyuu!!, Iwaizumi/Oikawa, sono entrambi dei venditori porta a porta, ma ovviamente è Oikawa a vedere di più e ad essere amato dalle signore.
Rating: SAFE | sfw
Note: scritta per la notte bianca BIS di
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Il coso
«Non capisco cosa tu stia cercando di vendermi» era la frase che Iwaizumi si sentiva ripetere più spesso da quando aveva accettato quel lavoro di venditore porta a porta.
In realtà era profondamente consapevole dei suoi limiti, sapeva bene di non possedere il dono dell’eloquenza, né di essere dotato di un sorriso smagliante o di due occhi magnetici, ma, insomma, quanto mai poteva essere difficile vendere quel dannato coso?
Certo se si fosse ricordato effettivamente cosa stava cercando di piazzare nelle case delle giovani donne giapponesi forse sarebbe stato più semplice.
«Signora, deve comprare ‘sta roba, le assicuro che non può farne a meno».
«Mi fa piacere ragazzo, ma di cosa si tratta?»
«Un oggetto indispensabile!»
«Sì, ma cos’è?»
«Sto coso, non vede?»
«Ok, ma non capisco cosa tu stia cercando di vendermi».
«Senta, lo compri e basta che ci devo campare!»
Il suo capo lo fissava sempre con la stessa aria di disapprovazione mista a rassegnazione che si riserva agli elementi peggiori e, oltre al danno la beffa, lo piantava in asso per andare a congratularsi con il suo miglior venditore, quell’imbecille di Shittykawa.
«Non capisco come fai, diciamo le stesse cose».
«Solo che io ho una faccia carina, Iwa-chan!» rispondeva Oikawa ogni volta, per poi massaggiarsi il punto in cui l’amico l’aveva bonariamente colpito.
«Solo che tu sorridi e inizi a provarci, ecco cosa succede!»
«Oh, come sei rude!»
Questo non cambiava i fatti ed effettivamente Tooru rimaneva davvero bravo nel suo lavoro, convincendo giovani donne a comprare l’ultimo modello di bollitore o quel fantastico tritarifiuti che dovevano ad ogni costo tenere nella loro cucina. Aveva una voce suadente e modi gentili e quando sorrideva sembrava davvero di avere di fronte un raggio di sole.
Aveva poi questa irritante tendenza ha insinuare il seme del dubbio nelle sue clienti.
«Ho sentito che la sua vicina ne ha già due, li usa quando vengono gli ospiti, non vorrà mica essere da meno?»
Iwaizumi lo osservava lavorare ammirato e vagamente geloso, studiava il linguaggio del corpo e cercava di imitarlo, sebbene con scarsissimi risultati.
«Dovresti essere felice» gli ripeteva sempre Oikawa «Che almeno ti abbiano messo in coppia con me, anzi, quasi onorato, Iwa-chan!»
La verità, nascosta dietro un roteare di occhi verso il cielo e un tentato omicidio dietro l’altro, era che Hajime era davvero contento di lavorare con lui; Oikawa era sempre stato il suo migliore amico e anche ora che la scuola era finita, gli faceva piacere trascorrere il suo tempo con lui, e non soltanto durante gli allenamenti.
Tooru dal canto suo gongolava senza ritegno, prendendo in giro Iwa-chan senza il minimo segno di paura e accettando di buon grado ogni cazzotto che riceveva in cambio, in fondo, lo sapeva bene, quello era solo il modo contorto di Hajime di dimostrare affetto.
«Sei proprio stronzo, Shittykawa, almeno potresti darmela una mano».
«Certo che no, Iwa-chan! Poi come farei a divertirmi? Ouch- Scherzavo, scherzavo» era solito ripetere la sera, quando si avviavano verso casa «Lo sai no? La verità è che poi sarei troppo geloso».
E Iwaizumi, intenerito, sorrideva sempre, infilandosi la mano in tasca e, nei giorni in cui era particolarmente di buon umore, afferrando quella di Oikawa.
Dopotutto, sì, quello stupido lavoro non gli dispiaceva.
no subject
Date: 01/08/2015 08:42 am (UTC)no subject
Date: 01/08/2015 10:55 am (UTC)