[One Piece] La principessa pirata
03/03/2018 12:01 pm![[personal profile]](https://www.dreamwidth.org/img/silk/identity/user.png)
prompt: deserto
parole: 478
Il deserto è solo un'illusione.
Non è che non esista, questo no di certo. Anzi è fin troppo reale e si estende per chilometri inglobando ogni cosa al suo interno. Oasi e città vi crescono in mezzo come sparuti e coraggiosi arbusti che si fanno strada in mezzo alla neve.
I venti caldi trasportano la sabbia tagliente, l'erosione diventa visibile dopo qualche anno, si ogni superficie, tuttavia non è mai sinonimo di decadenza né di declino.
Bibi, un tempo principessa di Alabasta, ora praticamente regina, osserva il suo regno dalla finestra del palazzo, i suoi occhi gentili riflettono il cielo azzurro e il suo sorriso pieno di amore regala momenti di gioia a chi la vede da lontano.
Lei lo sa meglio di chiunque altro: il deserto è solo un’illusione.
Esiste nello stesso modo in cui esistono il cielo e il mare, ma non è un limite; non impedisce al suo popolo di sopravvivere, i suoi venti caldi percorrono le strade della città come accarezzandole. C’è stato un tempo in cui ha maledetto quel clima arido e secco, in cui ha pregato che arrivasse la pioggia e ha desiderato scappare - e parzialmente lo ha fatto, ha solcato il mare su una nave che è diventata la sua casa, ha visitato isole lontane, dove il sole sorge, ma non scalda; dove la giungla è così fitta da ricoprire ogni cosa, e dove antichi esseri per molti caduti nel mito regnano sovrani senza che nessuno li disturbi.
Ad oggi, dopo anni trascorsi viaggiando, dopo anni trascorsi crescendo, Bibi non vorrebbe vivere da nessun’altra parte, non desidera essere niente di più e niente di meno di quello che già è: la principessa, ora quasi regina, di un regno di sabbia e storia, costruito su terreni impervi e secchi, dove la pioggia è una benedizione e la speranza è riflessa in una bandiera pirata.
«Principessa, siete pronta a partire?» domanda la donna al suo fianco.
I capelli di rosa di Hina ricordano a Bibi una giorno di qualche anno prima, un addio lungo la costa, le lacrime versate per quello che nel suo cuore sente essere un addio soltanto temporaneo.
«Se fosse possibile non lascerei mai casa mia, ma il Reverie non aspetta certo che io sia pronta, non c’è spazio oggi per il cuore diviso a metà di una principessa nostalgica» mormora piano accarezzando le pietre antiche del palazzo reale di Alubarna.
Hina non risponde.
«Andiamo, dunque. A Nanohana, e poi di nuovo verso il mare».
Il cuore di Bibi accelera e la giovane si porta le mani al petto, stringendole a pugno; è tempo di tornare in pista, la principessa pirata che è in lei, nata per solcare i mari, freme, scalpita all’idea di rimettere piede sul legno oscillante di una nave.
«Vostro padre vi attende» le fa notare Hina.
«Andiamo, dunque» mormora Bibi «Il mare ci sta chiamando».